News and Announcements

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CONTENUTO

Posted by Alfonso Genchi at Aug 10, 2002 5:00PM PDT ( 0 Comments )
In questa sezione sono elencate tutte le 147 partite giocate dalla prima squadra di football a 11 dei Palermo Cardinals nei campionati ufficiali. In totale i Cardinals hanno disputato 137 partite di regular season e 10 partite di play-offs, ottenendo 75 vittorie (71 in reg. season), 69 sconfitte (63 in reg. season) e 3 pareggi (tutti in reg. season).
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AIFA - Serie B 1987

Posted by Alfonso Genchi at Aug 10, 2002 5:00PM PDT ( 0 Comments )
15.03.87 - Palermo CARDINALS Palermo - ELEPHANTS Catania 6-0 21.03.87 - Napoli OAKS Napoli - CARDINALS Palermo 57-0 05.04.87 - Palermo CARDINALS Palermo - KINGS Napoli 6-42 11.04.87 - Taranto DELFINI Taranto - CARDINALS Palermo 10-14 26.04.87 - Catania ELEPHANTS Catania - CARDINALS Palermo 22-18 03.05.87 - Palermo CARDINALS Palermo - OAKS Napoli 14-36 10.05.87 - Salerno SEAGULLS Salerno - CARDINALS Palermo 13-0 16.05.87 - Napoli KINGS Napoli - CARDINALS Palermo 28-0 24.05.87 - Palermo CARDINALS Palermo - DELFINI Taranto 12-0 30.05.87 - Palermo CARDINALS Palermo - SEAGULLS Salerno 8-6
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Il nome

Posted by Alfonso Genchi at Aug 5, 2002 5:00PM PDT ( 0 Comments )
Perchè si volle chiamare la squadra proprio "Cardinals" ? Quali furono i motivi che portarono a questa scelta ? E' ancora Genchi che ci racconta: Non fu facile scegliere il nome; il primo pensiero andò al simbolo di Palermo, l'aquila, ma la federazione di allora ci disse che non potevamo chiamarci allo stesso modo di una squadra già esistente e già esistevano le Aquile Ferrara. Abbandonata a malincuore la strada più logica, dovemmo ripiegare su qualcosa che potesse piacerci. Il leone o la pantera ci sembravano adatti come simboli di una squadra di football ma l'AIFA ci disse che già esistevano i Panthers Parma e si erano da poco iscritti i Lions; pensammo pure di chiamarci Black Lions o Black Panthers ma la mamma di Gallo disse, tra il serio e il faceto: "scegliete qualsiasi colore ma non il nero o il viola: portano sfortuna"; allora non aveva senso neanche Black Lions o Black Panthers. Andammo un pò in crisi, consultavamo enciclopedie di animali per farci venire qualche idea ma un giorno accadde una cosa determinante. C'è da premettere che avevamo scritto a tutte, dico tutte, le squadre NFL chiedendo qualsiasi tipo di aiuto o gadget. Mai pensavamo che ci rispondessero e, infatti, dopo tanti giorni non avevamo ricevuto risposta da nessuna. Però un giorno trovammo nella buca una lettera proveniente da St. Louis; era dei Cardinals !!! Niente di particolare: ci regalavano alcuni Gameday (riviste) e alcuni piccoli poster. Per noi, però, era tantissimo ! E decidemmo, in loro onore, di chiamare la nostra squadra "Cardinals". Da lì a pochi giorni ricevemmo lettere e gadgets da moltissime squadre NFL; fu però dai San Francisco 49ers che ricevemmo la cosa più gradita: 2 palloni originali NFL e, per di più, usati (cioè passati dalle mani di Montana) !!! Ricordo che volevamo cambiare il nome in 49ers o 83ers, però era troppo brutto e poi avevamo già comunicato il nome Cardinals in AIFA. Da quel giorno, però, sia io che Giuseppe diventammo sfegatati tifosi dei 49'ers e lo siamo tutt'oggi !
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I colori sociali

Posted by Alfonso Genchi at Aug 5, 2002 5:00PM PDT ( 0 Comments )
I colori sociali dei Cardinals sono stati sin dall'inizio il giallo e il rosso. Genchi ci spiega le ragioni di questa scelta: La scelta dei colori non fu così travagliata come quella del nome ma non fu neppure immediata. A me personalmente piacevano molto le divise dei Raiders: nero e argento, molto eleganti. Ma c'era il veto sul nero da parte della madre di Giuseppe Gallo ... A Giuseppe piacevano molto (e anche a me) le divise dei Redskins (giallo intenso e rosso-amaranto), allora una delle squadre più forti. Tra l'altro i colori della città di Palermo erano quasi uguali (giallo e rosso fuoco). Allora incaricammo all'Yvette la prima muta dei Cardinals; mandammo un bozzetto e una foto di un giocatore dei Washington Redskins. Insomma, volevamo essere certi che il prodotto finale fosse come noi desideravamo. Invece ... invece del rosso-amaranto il rosso-fuoco e le strisce sulle maniche diverse, non 2 ma 3. In seguito a questo errore (chiamiamolo così ...) i colori dei Cardinals divennero il giallo e il rosso-fuoco. Per uno strano scherzo del destino, soltanto nell'ultima stagione della loro storia (2000) i Cardinals dovevano indossare per la prima (e ultima) volta la maglia con il colore rosso-amaranto.
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Prefazione

Posted by Alfonso Genchi at Aug 4, 2002 5:00PM PDT ( 0 Comments )
Come e perchè arriva il football americano a Palermo ? Quali sono stati gli episodi e gli avvenimenti iniziali che hanno portato alla fondazione dei Palermo Cardinals ? Lasciamo che a rispondere a queste domande sia uno dei protagonisti principali della costituzione dei Cardinals, Alfonso Genchi: Un giorno della primavera del 1982 un mio amico, Massimo Darbisi, studente di medicina all'Università di Palermo, mi invitò a venire a vedere una "partita di football americano" tra studenti della sua stessa facoltà, tutti italo-americani o americani che studiavano a Palermo. Io non avevo sentito mai parlare, sino a quel momento, di football americano ed accettai l'invito per curiosità. Quella domenica, all'interno dell'Ippodromo di Palermo, una dozzina di americani (più il mio amico) diedero vita a quella che poi avrei saputo identificare come "partitella di touch football" ma che in quel momento non sapevo neppure cosa fosse. Il destino volle che un americano si infortunasse. A quel punto un suo compagno di squadra si rivolse all'unico spettatore presente, il sottoscritto (che era anche vestito in tuta e scarpette), apostrofandolo in questa maniera: "Hey you ! Come on and play with us !". Dopo un primo momento di sorpresa mista a timore, da grande appassionato dello sport, quale ero e sono, decisi che non potevo lasciare una squadra con un giocatore in meno e accettai l'invito. Ricordo che mi spiegarono solo 2 cose: quando siamo in possesso di palla devi eseguire dei percorsi per smarcarti e cercare di prendere la palla se te la lanciano; quando difendiamo devi seguire sempre questo giocatore senza mai toccarlo e, se vedi la palla, devi impedirgli di prenderla. Passai tutta la partita correndo per tutto il campo, sia quando avevamo palla noi, sia quando l'aveva l'altra squadra, ma questa palla non arrivò mai dove c'ero io (d'altronde mi avevano messo a coprire, ovviamente, il ricevitore più scarso e, in attacco, io ero il ricevitore più scarso: i qb's, quindi ci ignoravano). Sino a quando, verso la fine della partita, accadde che lanciarono al mio ricevitore ed io, così come mi era stato detto, colpii la palla impedendo che la ricevesse. Non vi posso ben spiegare quello che successe: tutti i miei compagni di squadra si precipitarono verso di me mostrandomi la mano aperta e esultando. Pensai: "che sport davvero strano; non fai nulla per un'intera partita, non tocchi mai la palla e, per una sola volta che la tocchi sembra che hai fatto goal !". Non sapevo che, in realtà, avevo deflettato in end zone un lancio al 4° down dell'ultimo drive di attacco della squadra che era sotto di 6 punti ... Da quel giorno mi venne tantissima curiosità per questo sport. Ogni domenica mattina andavo a giocare all'Ippodromo con questi studenti americani; in seguito ci trasferimmo all'ex campo da baseball (oggi ridotto a campo nomadi ...). A quei tempi frequentavo l'ISEF e invitai a queste partitelle il mio collega di studi Giuseppe Gallo. Modestia a parte, in breve tempo diventammo i migliori ricevitori del gruppo (d'altronde eravamo entrambi in grandi condizioni atletiche). Iniziammo anche a seguire le trasmissioni delle partite NFL su Italia 1. Un giorno, leggendo la rivista degli sport minori "Lo Sportivo", vidi un articolo che parlava di football americano ... italiano !!! Mai e poi mai avrei pensato che già si giocasse a football in Italia. Gli mostrai l'articolo a Giuseppe e, tra un ripasso di Storia dell'Educazione Fisica e uno di Igiene, decidemmo di fondare una squadra. Per iniziare pensammo di radunare tutti i nostri amici il 21 settembre del 1983 a "Piazzale dei Matrimoni" ...