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Prefazione

Posted by Alfonso Genchi on Aug 04 2002 at 05:00PM PDT
Come e perchè arriva il football americano a Palermo ? Quali sono stati gli episodi e gli avvenimenti iniziali che hanno portato alla fondazione dei Palermo Cardinals ? Lasciamo che a rispondere a queste domande sia uno dei protagonisti principali della costituzione dei Cardinals, Alfonso Genchi: Un giorno della primavera del 1982 un mio amico, Massimo Darbisi, studente di medicina all'Università di Palermo, mi invitò a venire a vedere una "partita di football americano" tra studenti della sua stessa facoltà, tutti italo-americani o americani che studiavano a Palermo. Io non avevo sentito mai parlare, sino a quel momento, di football americano ed accettai l'invito per curiosità. Quella domenica, all'interno dell'Ippodromo di Palermo, una dozzina di americani (più il mio amico) diedero vita a quella che poi avrei saputo identificare come "partitella di touch football" ma che in quel momento non sapevo neppure cosa fosse. Il destino volle che un americano si infortunasse. A quel punto un suo compagno di squadra si rivolse all'unico spettatore presente, il sottoscritto (che era anche vestito in tuta e scarpette), apostrofandolo in questa maniera: "Hey you ! Come on and play with us !". Dopo un primo momento di sorpresa mista a timore, da grande appassionato dello sport, quale ero e sono, decisi che non potevo lasciare una squadra con un giocatore in meno e accettai l'invito. Ricordo che mi spiegarono solo 2 cose: quando siamo in possesso di palla devi eseguire dei percorsi per smarcarti e cercare di prendere la palla se te la lanciano; quando difendiamo devi seguire sempre questo giocatore senza mai toccarlo e, se vedi la palla, devi impedirgli di prenderla. Passai tutta la partita correndo per tutto il campo, sia quando avevamo palla noi, sia quando l'aveva l'altra squadra, ma questa palla non arrivò mai dove c'ero io (d'altronde mi avevano messo a coprire, ovviamente, il ricevitore più scarso e, in attacco, io ero il ricevitore più scarso: i qb's, quindi ci ignoravano). Sino a quando, verso la fine della partita, accadde che lanciarono al mio ricevitore ed io, così come mi era stato detto, colpii la palla impedendo che la ricevesse. Non vi posso ben spiegare quello che successe: tutti i miei compagni di squadra si precipitarono verso di me mostrandomi la mano aperta e esultando. Pensai: "che sport davvero strano; non fai nulla per un'intera partita, non tocchi mai la palla e, per una sola volta che la tocchi sembra che hai fatto goal !". Non sapevo che, in realtà, avevo deflettato in end zone un lancio al 4° down dell'ultimo drive di attacco della squadra che era sotto di 6 punti ... Da quel giorno mi venne tantissima curiosità per questo sport. Ogni domenica mattina andavo a giocare all'Ippodromo con questi studenti americani; in seguito ci trasferimmo all'ex campo da baseball (oggi ridotto a campo nomadi ...). A quei tempi frequentavo l'ISEF e invitai a queste partitelle il mio collega di studi Giuseppe Gallo. Modestia a parte, in breve tempo diventammo i migliori ricevitori del gruppo (d'altronde eravamo entrambi in grandi condizioni atletiche). Iniziammo anche a seguire le trasmissioni delle partite NFL su Italia 1. Un giorno, leggendo la rivista degli sport minori "Lo Sportivo", vidi un articolo che parlava di football americano ... italiano !!! Mai e poi mai avrei pensato che già si giocasse a football in Italia. Gli mostrai l'articolo a Giuseppe e, tra un ripasso di Storia dell'Educazione Fisica e uno di Igiene, decidemmo di fondare una squadra. Per iniziare pensammo di radunare tutti i nostri amici il 21 settembre del 1983 a "Piazzale dei Matrimoni" ...

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